L’unica certezza è che sarà una decisione storica, destinata a scrivere il futuro delle criptovalute e probabilmente della finanza più in generale. Entro domani è attesa la pronuncia della Sec (la Consob americana) sull’approvazione di un Etf (fondo passivo che replica l’andamento del sottostante) spot sul Bitcoin e, a differenza del passato, quando le bocciature erano date scontate, questa volta c’è un sostanziale ottimismo tra gli operatori del settore. Cerchiamo di capire cosa potrà accadere e con quali conseguenze per il risparmio e gli investimenti.
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In cosa consiste la decisione?
L’autorità che sovrintende i mercati finanziari negli Stati Uniti deve decidere se autorizzare o meno la commercializzazione di un Etf messo a punto in abbinata tra l’Ark Investment Management, società fondata da Cathie Wood (da alcuni considerata il Warren Buffett della finanza digitale) e il gestore 21Shares.
Sul mercato esistono già dei fondi passivi sui futures della criptovaluta più diffusa, ma in questo caso l’oggetto dell’investimento sarebbe il Bitcoin stesso (con detenzione diretta della criptovaluta) e non l’aspettativa di prezzo relativa a una data futura.
Tanti pronti a salire sul carro
Ci sono almeno una dozzina di gestori che hanno messo a punto Etf simili a quello oggetto di discussione. In caso di via libera ad Ark e 21Shares, è verosimile che anche i loro prodotti ricevano il disco verde.
Questo spiega la corsa delle quotazioni del Bitcoin, che ha più che raddoppiato il proprio valore nel corso dell’ultimo anno. In particolare, la corsa è partita a metà 2023, quando BlackRock – il primo gestore di risparmio al mondo – ha rinnegato il suo passato scetticismo facendo sapere di voler lanciare un fondo legato a Bitcoin. Altri colossi come Fidelity e Invesco si sono mossi nella medesima direzione. Tutti attratti dalla possibilità di conquistare sottoscrittori alla luce della performance stellare registrata dal 2019 in avanti: +54% all’anno, nonostante alcune forti correzioni in questo lasso di tempo.
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Cosa cambierebbe in caso di approvazione?
Fino ad ora la Sec ha respinto le richieste di lanciare un prodotto simile sottolineando il rischio di manipolazione del mercato e le minacce in termini di sicurezza. Un eventuale cambio di rotta suonerebbe come uno sdoganamento e farebbe ancora più rumore dopo che negli ultimi mesi alcune delle piattaforme più note di criptoasset e i rispettivi amministratori sono finiti nelle maglie della giustizia.
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Maggiore accesso per i piccoli
L’esistenza di un Etf Spot, sottolineano gli analisti, sarebbe una calamita per i piccoli investitori, che in questo modo potrebbero negoziare Bitcoin senza dover gestire le intricate procedure di acquisto e custodia della criptovaluta. Inoltre, trattandosi di veicoli d’investimento regolamentati, Gli offrono un livello di trasparenza e supervisione che potrebbe risultare assente in altre modalità di investimento in criptovalute.
Quale impatto sulle quotazioni?
I mercati finanziari tendono a muoversi sulle aspettative, cercando di anticipare le notizie, per cui la corsa delle quotazioni negli ultimi mesi è una professione di ottimismo sulla decisione della Sec. Certo, un margine di incertezza resta vivo, per cui l’approvazione potrebbe offrire un’ulteriore spinta al valore del Bitcoin. All’opposto, una bocciatura promette di innescare una pioggia di vendite.
Tuttavia non mancano i contrarian. Alcuni analisti sottolineano che il successo della criptovaluta è dovuto soprattutto al fatto di essersi sviluppata in un ambiente libero rispetto alle costrizioni delle regole che sovrintendono la finanza. Inquadrarla al pari di altre asset class, ne farebbe venir meno il principale fattore distintivo.
A conti fatti, anche dopo la decisione della Sec, il futuro del Bitcoin resterà una scommessa, che attirerà trader a caccia di emozioni forti.
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