Ferdinando Mezzelani dopo il terribile incidente: “Sarei morto dissanguato, cerco la dottoressa che mi ha salvato la vita”

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«La vita me l‘ ha salvata un’anonima dottoressa dell’Esercito. Quando uscirò la troverò». Ha subito l’amputazione della gamba dopo un gravissimo  incidente avvenuto lo scorso 10 luglio. Ma ora vuole ringraziare la donna che quel giorno è intervenuta in suo aiuto, salvandogli la vita.

«Sarei morto dissanguato». A parlare è Ferdinando Mezzelani, fotografo del Coni che sul suo profilo Facebook ha scritto un post per ritrovare la dottoressa che l’ha soccorso. “Quando uscirò la troverò, la vita me l ‘ha salvata un’anonima dottoressa dell’Esercito , che si è fermata, mi ha tolto la cintura e mi ha stretto la gamba come una randa. Sarei morto dissanguato. Visto come sono arrivato in ospedale”.

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Mezzelani, noto fotografo sportivo, il giorno dell’incidente si trovava a bordo di una moto Bmw RT che si è scontrata con un autobus Atac della linea 709 su Via Cristoforo Colombo. Entrambi i mezzi procedevano da Ostia verso Roma nello stesso senso di marcia. Subito dopo lo scontro, il fotografo è stato ricoverato al San Camillo in codice rosso.

I medici hanno dovuto amputare la gamba destra dal ginocchio in giù. Ma i danni sarebbero potuti essere ancora maggiori senza quell’aiuto provvidenziale: “Trovare le parole giuste per ringraziarla è impossibile. Scendono le lacrime. Orgoglio Italia”.

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