Gasparri si dimette dalla società privata di cybersecurity: “Non è una resa, la giunta del Senato ha confermato la compatibilità”

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Alla fine, Maurizio Gasparri fa un passo indietro: “Comunico di essermi dimesso dalla presidenza non operativa di Cyberealm, società che non merita astiosi e immotivati attacchi”, scrive il capogruppo di Forza Italia al Senato in una lettera al presidente Ignazio La Russa. La polemica risale al novembre scorso, quando la trasmissione Report ha rivelato che Gasparri è presidente dal 2021 di una società che si occupa di sicurezza informatica, ma non lo ha mai rivelato agli uffici di Palazzo Madama. Un’omissione che avrebbe potuto comportare la decadenza del seggio. Cyberealm srl, è una società con sede a Milano, che si occupa di sicurezza informatica.

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Un mese dopo la messa in onda della trasmissione, la Giunta per l’immunità del Senato ha salvato Gasparri sulla base di un’istruttoria, svolta in una sottocommissione presieduta dal leghista Manfredi Potenti, secondo la quale non esistono presupposti di incompatibilità perché non ci sarebbero elementi che facciano presumere che l’azienda abbia rapporti con la pubblica amministrazione.

“Ho sempre ritenuto assolutamente compatibile con il mio ruolo di senatore l’incarico non operativo di presidente di una società privata”, spiega ora Gasparri, che rivendica: “La mia è una libera scelta. Non mi sono arreso assolutamente a nulla, Report e gli esponenti grillini continuano a dire menzogne. Ho fatto il contrario, non mi sono dimesso prima per consentire agli organi del Senato di esprimersi. Un giudizio che mi ha dato ragione”.

Secondo il M5S, che aveva sollevato il caso in Senato, si tratta di una vicenda “che messo alla gogna le istituzioni della Repubblica, piegate agli interessi del senatore Gasparri”.

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