Giubileo 2025, previsti oltre 30 milioni di pellegrini. Cantieri e disagi a partire da luglio, “l’8 dicembre la fine dei lavori più grandi”

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Il Vaticano e le istituzioni italiane si stanno “imboccando le maniche” per preparare il Giubileo del 2025, un evento che può vedere la presenza a Roma, lungo tutto l’anno, di oltre 30 milioni di persone. I cantieri per preparare la capitale partiranno a luglio prossimo, con possibili disagi, e si dovranno concludere entro l’otto dicembre del 2024.

Da quando papa Francesco lo ha incaricato di prendere in mano la preparazione dell’anno santo, a febbraio dell’anno scorso, “ci siamo rimboccati le maniche, perché il tempo a disposizione per un simile evento è sempre molto ristretto, nonostante tutti sappiamo che ogni 25 anni si celebra un Giubileo”, ha detto monsignor Rino Fisichella nel corso di una conferenza che si è svolta oggi in Vaticano. Da allora si sono intensificati i rapporti con il Governo italiano, con la regione Lazio e il comune di Roma, culminati, ad aprile, in un vertice oltretevere alla presenza della premier Giorgia Meloni, del commissario straordinario, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, e del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin.

Una forbice tra 32 e 40 milioni di “presenze”

Prima ancora delle preoccupazioni di ordine spirituale, è la logistica a tenere occupati in questi mesi gli organizzatori dell’Anno santo della speranza. Sull’Osservatore Romano oggi in edicola Marco Sangiorgio, amministratore delegato di Giubileo 2025 Spa che ha assistito alla conferenza stampa, ha affermato che il Giubileo “si stima possa portare a Roma 32 milioni di nuovi pellegrini”. Si tratta di proiezioni, frutto di uno studio realizzato l’anno scorso dall’università Roma Tre che, visto il grande afflusso di turisti e pellegrini a Roma in queste settimane, “potrebbero essere anche soggette a qualche modifica” al rialzo, ha chiosato monsignor Fisichella in risposta a chi domandava se si può arrivare a 40 milioni tra turisti e pellegrini: “La forbice è quella”. Si tratta di una cifra relativa non alle singole persone, quanto alle “presenze” – una singola persona che rimane per cinque giorni, ad esempio, viene computata cinque volte – che rappresenterebbe comunque, secondo chi conosce il dossier, un aumento di almeno un terzo rispetto ad oggi.

“Il settore dell’accoglienza”, ha spiegato sempre sul quotidiano vaticano l’ad della società pubblica per la realizzazione delle opere e degli interventi legati all’evento religioso, “certamente sta leggendo questi fenomeni e risponde con investimenti mirati a migliorare in modo sostanziale la capacità di accoglienza di Roma e dell’intero Paese. Anche le strutture ricettive legate al mondo cattolico stanno facendo la loro parte in modo molto efficace e arriveranno certamente pronte a questo grande appuntamento”.

“Da luglio difficoltà per cittadini e turisti”

Quanto ai lavori, “a luglio inizieranno i cantieri, soprattutto quelli più immediati”, ha riferito monsignor Fisichella, indicando, in particolare, il sottopassaggio di piazza Pia, davanti via della Conciliazione, e poi piazza San Giovanni in Laterano, piazza Risorgimento. “Certamente si comprendono le difficoltà che dovranno affrontare i cittadini e i turisti e tutti noi, che saremo costretti a utilizzare percorsi alternativi per spostarci in città”, ha detto l’arcivescovo. “Per alcuni cantieri si lavorerà 24 ore su 24, abbiamo la fiduciosa certezza che l’otto dicembre del 2024 i lavori più grandi siano conclusi”.

Il dicastero per l’Evangelizzazione “sta camminando a marce forzate per la preparazione dell’Anno santo”, ha detto monsignor Fisichella, pro-prefetto dello stesso che, affiancato dal segretario, monsignor Graham Bell, ha presentato i primi progetti: una mostra dell’artista rinascimentale spagnolo El Greco che sarà aperta da ottobre prossimo nella chiesa di Sant’Agnese in Agone, il progetto di esporre alcune opere d’arte in luoghi bisognosi di speranza come ospedali e carceri, l’inno ufficiale realizzato dal maestro mantovano Francesco Meneghello, selezionato tra 270 concorrenti (170 dei quali italiani), e, ancora il sito del Giubileo in nove lingue, www.iubilaeum2025.va, e la connessa app iubilaeum2025, che da settembre consentirà ai pellegrini di iscriversi per il passaggio della porta santa, tramite una “carta del pellegrino” in versione digitale con Qr code personale, la possibilità, con una “piccola offerta”, di usufruire di particolari sconti per il periodo del pellegrinaggio, e infine la prossima apertura di un Centro Pellegrini – Info Point in via della Conciliazione.

Il giubileo dei carcerati, dei governanti, dei giovani

L’organizzazione ha presentato anche un primo calendario di grandi eventi legati al giubileo, senza fornire ancora né le date di apertura e chiusura – che saranno contenute nella bolla di indizione dell’Anno santo, che il Papa pubblicherà tra un anno – né altri gesti connessi all’evento religioso, quali la richiesta di un’amnistia per i carcerati. Tra i grandi eventi, quello dedicato agli artisti (15-18 febbraio 2025), alle famiglie (30 maggio – 1 giugno), ai governanti (21-22 giugno), ai detenuti (13 luglio), ai giovani (28 luglio – 3 agosto), agli insegnanti (28 ottobre – 2 novembre) e alle “persone socialmente escluse” (15-16 novembre).

In preparazione all’anno giubilare, ha riferito ancora monsignor Fisichella, papa Francesco, che nel 2015-2016 ha voluto un giubileo straordinario della misericordia, ha chiesto che il 2023 fosse dedicato alla riscoperta delle quattro Costituzioni del Concilio Vaticano II, per i 60 anni dall’apertura dei lavori. Il prossimo anno, il 2024, sempre su richiesta di papa Francesco, sarà dedicato alla preghiera.

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