India, la maxi festa di fidanzamento degli Ambani, i preferiti di Modi: da Zuckerberg a Ivanka Trump, il jet set mondiale e il concerto di Rihanna

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CHENNAI (INDIA) – Per quanto lo sfarzo e il lusso della super-festa di pre-fidanzamento del figlio dell’uomo più ricco d’Asia (e nono miliardario al mondo) possano impressionare con una lista d’invitati da restare a bocca aperta e con tanto di concerto privato di Rihanna, alla fine si tratta di un’abbuffata di tre giorni con 100 chef e 1200 piatti dentro la raffineria di petrolio di famiglia. Nella scelta della “location” c’è qualcosa di onesto, in questa sfavillante celebrazione anticipata del matrimonio che si terrà a luglio tra il ventottenne Anant Ambani, figlio di Mukesh (valore: più di 100 miliardi di euro), barba e capello lungo su abiti indiani, e la fidanzata Radhika Merchant, 29 anni, rampolla dell’impero farmaceutico Encore che s’è presentata in abito Versace.

Il tycoon Mukesh Ambani con la futura nuora, Radhika Merchant

Il possente conglomerato della famiglia Ambani, Reliance, accomuna un’impressionante giro d’affari nelle telecomunicazioni, nei tessuti e molto di più, ma i primi soldi veri sono affluiti nelle casse di famiglia con l’oro nero, il grande inquinatore. Ha aiutato molto anche l’amicizia tra papà Mukesh e il primo ministro Narendra Modi, entrambi provenienti dallo Stato del Gujarat dove si tiene la grande festa di pre-matrimonio. Nella vasta proprietà della raffineria degli Ambani, non imputabili di understatement visto che già vivono nel grattacielo privato più vistoso e costoso al mondo, Antilla, che svetta sui tetti di Mumbai con tanto di ascensore per le auto (valore: 1 miliardo di euro), gli invitati vestiti in stile “jungle fever e calzature comode” sono stati accompagnati a visitare duemila “bestie feroci” salvate dal giovane Ambani: leopardi, tigri, leoni, giaguari, elefanti, a conferma del fatto che la passione circense per la ferinità accomuna chi ha fatto i soldi in fretta.

Mark Zuckerberg

Oltre a Rihanna, che non teneva un concerto da un anno ma non ha resistito al cachet di 6 milioni di euro, sono arrivati gli altri uomini più ricchi al mondo: Mark Zuckerberg s’è presentato con le sneaker d’ordinanza ma anche una camicia a manica corta color oro con la stampa di un’enorme tigre; Bill Gates s’è fatto filmare con un famoso preparatore di chai (che non l’aveva riconosciuto); in arrivo anche l’amministratore della Disney, Bob Iger, che ha appena suggellato una fusione di 8 miliardi di euro con la Reliance, e c’è pure l’altro super-ricco indiano, Gautam Adani, come anche la solita manciata di cricketers famosi, e le immancabili star di Hollywood e Bollywood come Shah Rukh Khan e Amitabh Bachchan.

Gli Ambani hanno inviato agli ospiti un documento di nove pagine con istruzioni sull’abbigliamento e i programmi, annunciando che sono disponibili, su richiesta, parrucchieri, make-up artist e sarti indiani oltre a un servizio di lavaggio a secco con consegna in tre ore per i meno abbienti, costretti a viaggiare con solo due valige con la navetta jet che va a Delhi. Per scusarsi del disturbo alla cittadina di Jangmar, gli Ambani hanno finanziato 14 nuovi templi e invitato a cena i 51mila abitanti. Per 10 giorni il piccolo aeroporto locale è stato fornito di doganieri poiché il governo Modi ha consentito che diventi temporaneamente internazionale per accogliere i jet privati che atterrano direttamente dall’estero.

Ivanka Trump e Jared Kushner

Sembra un déjà-vu del 2018, quando la figlia di Mukesh si sposò sia sul lago di Como che poi a Udaipur, nel Rajasthan, in una cerimonia di matrimonio soprannominata “mini-Davos” per la concentrazione di miliardari, che complessivamente si calcola sia costata 100 milioni di euro, e dove si presentò l’amica Hillary Clinton e l’ex segretario di Stato Usa John Kerry.Grazie al controllo della narrativa e al nazionalismo, qui in India c’è un certo orgoglio di fronte a tanta imperiale festosità. Lo sfoggio del potere di tanta super-ricchezza, invece di sollevare sorpresa di fronte a un tasso di povertà dell’11 % (150 milioni di persone che guadagnano meno di 3 euro al giorno), e considerando che del miracolo economico indiano stanno beneficiando in maniera sproporzionata i super-miliardari con monopoli sostenuti dalle leggi di un governo amico, viene visto da molti, compresi i più poveri, quasi come una conquista collettiva, invece di un trionfo privato dai risvolti pacchiani.

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