L’Italia femminile fa flop, azzurre ko con il Sudafrica 3-2 e fuori dal Mondiale

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La doccia fredda arriva al 92’, col tap in di Kgatlana che vanifica la doppietta di Caruso, spinge il Sudafrica agli ottavi per la prima volta nella sua storia e spedisce fuori ai gironi l’Italia di Milena Bertolini. Finisce 3-2, una gara complicata, iniziata bene e chiusa con la rete incubo delle africane. Brave a rimanere sempre in partita, a crederci anche nel momento più difficile. Sfruttando gli errori delle azzurre, le loro imprecisioni, le incertezze. Ed è una beffa davvero amara, per un gruppo che puntava quantomeno agli ottavi di finale e che invece abbandona il Mondiale in Australia e Nuova Zelanda nel peggiore dei modi. Uscendo in un girone non certo impossibile, dominato dalla Svezia (vittoria anche con l’Argentina). E sono lacrime: di delusione, di rabbia, di un sogno che si spezza nel momento più importante.

Caruso segna su rigore, Orsi sbaglia e fa autogol

L’Italia ha iniziato molto bene, con un buon possesso e il rigore conquistato da Beccari per tocco di Dhlamini e trasformato con freddezza da Caruso all’11. Tutto in discesa? Macché. Perché proprio nelle difficoltà, il Sudafrica si ritrova. Inizia a giocare, sfrutta le disattenzioni e le imprecisioni azzurre. Prima coglie un palo, poi al 32’ raggiunge il pareggio. E lo fa in modo clamoroso, con Orsi che su retropassaggio non si volta a guardare Durante e sorprende il portiere delle azzurre in quel momento fuori posizione: autogol che sa di beffa. E che manda in confusione la squadra di Bertolini. Anche se Beccari pochi secondi colpisce un palo, è il Sudafrica a rendersi pericoloso. 

La delusione dell'Italia al termine della partita

Girelli subito decisiva

Le azzurre non riescono a concretizzare, le africane mettono i brividi alla retroguardia italiana. In più di un’occasione ci deve pensare Linari, sempre lucida, con interventi precisi e decisi. Kgatlana semina il panico, poi il vantaggio delle avversarie. Siamo al 67’, Kgatlana con un tocco delizioso serve Magaia che con un diagonale batte Durante. Pare un incubo, servirebbe un colpo. La Svezia vince, poi raddoppierà. E all’Italia andrebbe bene anche un solo gol, quello del pareggio. Bertolini manda in campo Girelli, che aveva deciso allo scadere la sfida con l’Argentina. Ma è Magaia a chiamare Durante all’intervento prodigioso su colpo di testa. Al 73’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Girelli tocca di testa e Caruso devia quanto basta per la rete del 2-2. L’Italia ha l’occasione di vincere e chiudere la gara ma Girelli, servita tutta sola davanti al portiere si fa ipnotizzare e scarica addosso alla sudafricana. In pieno recupero (saranno 18 i minuti assegnati), il vantaggio del Sudafrica e la rete soltanto sfiorata da Giacinti. Finisce nel modo peggiore, tra lacrime italiane e festa del Sudafrica che per la prima volta nella storia accede agli ottavi di una fase mondiale.

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