Made in Italy, nel Ddl con il fondo sovrano entra la pasta di qualità

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Sale da 47 a 50 articoli la nuova bozza del ddl sul Made in Italy approvato dal Consiglio dei ministri del tardo pomeriggio.

Nel testo sono confermate la nascita del fondo sovrano con la sotazione di un miliardo e del liceo made in Italy, le misure di lotta alla contraffazione e di promozione dei prodotti italiani.

Entra come novità una Commissione tecnica “con l’obiettivo di effettuare indagini, approfondimenti tecnici e redigere linee guida che identificano le lavorazioni di particolare qualità nell’ambito del processo produttivo della pasta di semola di grano duro”, allo scopo di consentire ai produttori di darne corretta e pertinente evidenza pubblicitaria nell’etichettatura del prodotto.

Nel dettaglio testo, all’articolo 13, si legge che presso il Ministero delle imprese e del made in Italy “è istituita una Commissione tecnica composta da un rappresentante del predetto Ministero, da un rappresentante designato dal Ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, da uno del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e da uno del Ministero della salute, nonché da un esperto designato da ciascuna associazione di categoria maggiormente rappresentativa del comparto, con l’obiettivo di effettuare indagini, approfondimenti tecnici e redigere linee guida che identificano le lavorazioni di particolare qualità nell’ambito del processo produttivo della pasta di semola di grano duro” anche “allo scopo di consentire ai produttori di darne corretta e pertinente evidenza pubblicitaria nell’etichettatura del prodotto”. Non sono previsti compensi e oneri per lo Stato dalla Commissione.

Tra i provvedimenti si prevede un albo delle imprese culturali e creative di interesse nazionale, un piano strategico triennale per queste ultime e misure per la salvaguardia dell’autenticità storica delle opere sono tra le norme, in via di definizione, previste dalla nuova bozza del ddl Made in Italy. La legge prevede che le opere conservate presso i musei, le biblioteche, le cineteche statali e gli archivi siano “sempre fruibili anche nella loro versione originale al fine di evitare che operazioni di riadattamento e sostituzione con nuovi linguaggi comunicativi e divulgativi possano comprometterne l’autenticità storica e creativa”.

Altre disposizioni riguardano 40 milioni nel 2024 per il sostegno al settore fieristico in Italia e ai mercati rionali. Mentre per la filiera della ceramica, “per consentire l’urgente approvvigionamento delle materie prime critiche necessarie” sono “individuate le aree di interesse strategico nazionale per le quali si applicano le disposizioni procedimentali di semplificazione e i poteri sostitutivi”. Arriva un sostegno da 15 milioni per l’imprenditoria femmiline.

E ci sono, nella bozza filtrata prima del Cdm, 20 milioni per coprire gli oneri per sviluppare le tecnologia basate su registri distribuiti (Dlt), quale tecnologia innovativa utile per la tracciabilità e la valorizzazione della filiera del made in Italy. Arrivano poi 4 milioni di euro nel 2023 per la promozione del sistema NutrInform Battery.

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