Mondiali di atletica, Jacobs a fatica nella semifinale dei 100. Iapichino in finale domenica

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Larissa Iapichino, un salto da candidata al podio. La fiorentina, argento europeo indoor, campionessa continentale U23, si è qualificata per la prima finale di un grande evento. Dopo aver perso i Giochi di Tokyo per infortunio e aver mancato la finale a Eugene, ai Mondiali di Budapest diventa protagonista. Già col primo salto stacca al limite dell’asse di battuta e si porta a 6,73, con 1.4 metri di vento a favore, a 7 centimetri dalla impegnativa misura che vale la qualificazione immediata.

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A quel punto, rivelerà a fine gara, il padre allenatore Gianni Iapichino le consiglia di non effettuare più altri salti con il posto in finale praticamente assicurato, ma lei decide di continuare almeno per un secondo tentativo. Torna in pedana e ottiene 6,51 (+0.5), rinunciando all’ultimo salto quando la situazione è ormai delineata in vista della finale di domenica (16.55).

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Solo in vanno oltre 6,80: Tara Davis-Woodhall (Usa, 6,87), Marthe Koala (Burkina Faso, 6,84) e l’amica Ivana Vuleta (Serbia, 6,82). Out invece l’ucraina Maryna Bekh-Romanchuk con tre nulli, e la britannica Jazmin Sawyers che aveva battuto Iapichino agli Euro indoor. “Sono molto felice per la finale” dice Larissa alla fine, “e meno contenta per il mio salto, ma già a quel punto papà voleva farmi smettere, dopo una lunga mattinata con un’ora di ritardo. Se penso che allo scorso Mondiale i primi due salti erano nulli, vuol dire che sto crescendo nel mio percorso. Sarà una gara difficile, con tante avversarie, ma sono qui per dire la mia”.

Larissa Iapichino

Proprio a Budapest la madre Fiona May fece il record italiano con 7,11 venticinque anni fa: “Sinceramente lo so da poco tempo, credevo che lo avesse fatto a Edmonton… Non so se mamma verrà qui, lei è sempre brava a sorprendermi”.

Due nella finale del peso

Nella prima giornata che ha registrato il ritiro di Massimo Stano nella 20 km di marcia, per la prima volta in 19 edizioni dei Mondiali intanto due italiani sono in finale nel peso: l’azzurro di origine sudafricana Zane Weir ha lanciato a 21,82, seconda misura delle qualificazioni, mentre Leonardo Fabbri ce la fa all’ultimo lancio con 20,74: finale oggi stesso a partire dalle 20.37. 

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