Omicidio Mollicone, l’ex di Marco Mottola: “Mi chiese di fargli da alibi il giorno della sparizione di Serena”

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Marco Mottola mi telefono’, mi disse ‘mi hanno sentito a Frosinone e mi hanno chiesto dove fossi il 1 giugno del 2001 e se fossi andato al bar Chioppetelle’. Poi aggiunse ‘ho detto che non mi ricordavo e che certamente se sono stato in quel bar l’unica persona con cui potevo stare eri tu’. E infine concluse con ‘sicuramente chiameranno anche te’. Io in quel bar non ci sono mai stata’”.

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Lo ha detto Laura Ricci, fidanzata con Marco Mottola nel 2002 davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Roma nel corso del processo sull’omicidio di Serena Mollicone, la giovane ragazza di Arce uccisa nel 2001 e ritrovata cadavere in un bosco. Nel processo sono imputati Marco Mottola, il padre Franco, la madre Annamaria e i carabinieri Francesco Suprano e Vincenzo Quatrale. I cinque furono tutti assolti nel 2022

La prossima udienza è stata fissata per il 16 maggio, dove verranno ascoltati altri quattro testimoni tra cui Carmine Belli, che venne accusato del delitto e poi assolto in Cassazione

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“Di essere stata a Chioppetelle non potevo confermarlo perche’ non c’ero”, ha aggiunto. “All’epoca avevo 17 anni, mi ero fatta una certa idea ma poi piu’ tardi ho rivalutato le mie opinioni, ho pensato di essere stata usata”, come alibi e ha detto. “Di Marco pensavo che fosse un ragazzo normale e non forte dal punto di vista fisico – racconta -. Non era un carattere forte, non assumeva posizioni, annuiva, se ne fregava un po’ non gli interessava quello che dicevo”. E sui capelli ha detto che “a volte portava le meches, poi li tagliava. Nel periodo in cui siamo stati insieme li aveva a spazzola”. “Con me e’ stato sempre gentile quando siamo stati insieme, ma poi dopo che ci siamo lasciati non mi calcolava proprio – ha detto -. Quando ha cominciato a girare la voce che si pensava fosse stato lui a uccidere Serena stava male: soprattutto quando ha saputo che si sarebbe dovuto trasferire. Quando passavamo davanti alla cartoleria di Guglielmo lui diceva sempre, il papa’ di Serena e’ ‘convinto che sono stato io'”.

Quanto all’ipotesi che potesse essere lui l’autore dell’omicidio di Serena, Ricci ha aggiunto: “Ho sempre pensato che se mai avesse potuto fare una cosa del genere si sarebbe fatto aiutare da altri”, ha spiegato

I testimoni: “L’ultima volta che dividi Serena stava litigando con un ragazzo”

“Più persone, tra cui anche la barista, dissero di aver visto Serena Mollicone davanti al bar Chioppetelle in compagnia di un ragazzo che la strattonava. Disse anche che uno dei due era entrato nel bar a prendere un pacchetto di sigarette”. Così Antonio Fraioli, uno dei testi che vengono sentiti in dibattimento per la prima volta, davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Roma. “In quel momento davanti al bar c’era anche il maresciallo Mottola”, ha aggiunto. Antonio Fraioli il 2 giugno 2001 partecipò alle ricerche di Serena. “Ho partecipato alle ricerche – ha raccontato – appresi da mio fratello che era scomparso

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