Porta a Porta, solo uomini da Vespa per parlare d’aborto. Il Pd: “L’Italia di Meloni non è un Paese per donne”. Avs: violato codice etico Rai

Pubblicità
Pubblicità

Il fermo immagine è diventato virale sui social: mostra lo studio Rai di Porta a Porta, ieri sera. Si discute di aborto, insieme a Bruno Vespa ci sono cinque ospiti in studio e uno in collegamento da remoto. Tutti uomini. La polemica, nelle ore successive è subito rimbalzata nei palazzi politici. La prima a commentare è stata la senatrice dem Annamaria Furlan: “Prende forma l’Otalia del governo Meloni: un paese in cui c’è posto solo per una donna, la presidente del Consiglio. A tutte le altre sono preferiti gli uomini”. Rilancia, sempre dal Pd, la deputata Ilenia Malavasi, componente della commissione Affari sociali: “Sette azzimati uomini a parlare di aborto e consultori: ieri sera a Porta a Porta, sul canale principale della tv pubblica, è andata in onda la rappresentazione precisa dell’ideologia di Governo (e non solo): nessuna donna coinvolta su temi che riguardano la salute riproduttiva femminile e la libertà di scelta. A un certo punto ne hanno messa una, in video, un’ostetrica, ripresa di spalle. E questo è quanto”.

L’ambigua battaglia della destra meloniana per aprire i consultori agli ultra-cattolici

Secondo il capogruppo Avs al Senato, Peppe De Cristofaro, componente della Vigilanza Rai si tratta di “una cosa gravissima, una violazione del codice etico dell’azienda, su cui – anticipa – presenteremo un’interrogazione in commissione di Vigilanza Rai e sulla quale chiederò alla presidente Floridia di convocare l’amministratore delegato Sergio e il direttore generale Rossi”.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *