Processo Consip, la Procura di Roma chiede la condanna di Lotti e l’assoluzione di Tiziano Renzi

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Otto condanne e due assoluzioni. Sono queste le richieste della Procura di Roma nell’ambito del principale processo sul caso Consip. Tra le richieste di assoluzioni, c’è quella per Tiziano Renzi, padre del leader di Italia Viva.

Al termine della requisitoria il procuratore di Roma Mario Palazzi ha sollecitato per Lotti e Bocchino sono state sollecitate condanne a un anno di reclusione in relazione al caso legato alla centrale acquisti della pubblica amministrazione. La procura di Roma ha chiesto, inoltre, una condanna 2 anni e 6 mesi per l’imprenditore Alfredo Romeo e di 5 anni per l’imprenditore Carlo Russo. Per l’ex ufficiale del Noe Gianpaolo Scafarto è stata chiesta una condanna a 1 anno e 10 mesi, mentre per il colonnello Alessandro Sessa è stata sollecitata una condanna a 3 mesi: per loro è caduta l’accusa di depistaggio.

La condanna a un anno di reclusione è stata chiesta anche per l’ex generale Emanuele Saltalamacchia e per Filippo Vannoni, ex presidente di Publiacqua. Chiesta l’assoluzione, invece, per Stefano Massimo Pandimiglio. Si tratta di un processo, ha detto il pm Palazzi, “destinato più alla storia che alla giustizia, molti di questi reati saranno travolti dalla prescrizione”. Il processo, infatti, è iniziato nel 2016 e riprenderà a inizio anno, l’8 di gennaio. Nelle prossime udienze la parola passerà alle difese.

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