Repubblica delle idee, via alla tre giorni di Bologna. Molinari inaugura i nuovi workshop

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Pronti via, siamo partiti. Tre giorni di dibattiti, incontri e idee per “Sfidare insieme un futuro in bilico”. Parleremo di lavoro che cambia, di memoria, di donne, di guerra, di diritti in bilico, di democrazia, di ambiente, di come immaginare le città del futuro. Con il saluto del direttore di Repubblica Maurizio Molinari si è aperta la manifestazione: “Benvenuti a tutti”.

La decima edizione di Repubblica delle Idee ha preso il via col workshop di Paolo Di Paolo nella Cappella Farnese, per discutere di desiderio, anzi del “motore del desiderio” gomito a gomito con i nostri lettori. ‘Il club degli scrittori’ è la prima novità di quest’anno, e sono già 290 gli iscritti ai workshop per questa prima giornata. Accanto alle conferenze frontali, stavolta bisogna tutti rimboccarsi le maniche. Via libera a tavoli in cerchio, lavagne, pennarelli e blocchi per gli appunti. Li ha immaginati il nostro consulente Maurizio Travaglini, con l’idea di annullare le distanze tra chi parla e chi ascolta, e sono già tutti esauriti. 

“L’idea di questi workshop è discutere e iniziamo con uno dei nostri migliori scrittori, Paolo Di Paolo, in questo nuovo format, che scopriremo insieme – ha detto Molinari – è un piacere per me dirvi che ognuno di voi iscritti riceverà un regalo da Repubblica: un accesso gratuito a tutti i nostri contenuti digitali”. Dopo Paolo Di Paolo, in questa prima giornata, protagonisti saranno anche Stefano Boeri, Ilaria Cucchi e Vito Mancuso per gli appuntamenti con il ‘FutureLab’, la ‘Town Hall del Domanì e lo ‘Spazio dei Dilemmi’.

Alle 16 invece sarà la volta di Cathy La Torre, che salirà sul palco insieme a Giorgia Soleri, per parlare di diritti (o concessioni?). Dopodiché toccherà a Cristina Comencini, che dialogherà con Rosella Pastorino per parlare delle “donne nella storia”. Si finisce con la politica, che riempirà piazza Maggiore prima con Enrico Letta, poi con Giuseppe Conte. A sera si torna alla scrittura, al potere delle parole con Daniel Pennac. Si chiude con la musica, con le lezioni di rock di Ernesto Assante e Gino Castaldo.

 

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