Roberto Brancaccio, lo chef dedica ai figli l’ultima storia su Instagram prima di essere ucciso da un’auto pirata: “Vi amo pulci”

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“Ora si che ho fatto il pieno di amore. Vi amo pulci». L’ultima storia su Instagram dedicata agli amati figli. Un video affettuoso accompagnato dalla canzone “Sangue del mio sangue” di Vacca. Dieci minuti dopo l’incidente mortale sulla via Nomentana. Lo chef Roberto Brancaccio non è semplicemente l’ennesima vittima della strada a Roma. Perché a farlo cadere in terra con il suo scooter Piaggio giovedì sera intorno alle 22 è stata un’automobile, che poi non si è fermata a prestare soccorso. L’auto pirata ha travolto lo scooter dello chef poi ha abbandonato il 41enne sull’asfalto fuggendo a tutta velocità. Brancaccio è morto subito dopo l’impatto.

Ad indagare sull’incidente, che si è verificato all’altezza del civico 1451 in zona Sant’Alessandro, sono i vigili del III gruppo Nomentano, che sin da subito si sono messi sulle tracce del pirata della strada. L’auto sarebbe stata individuata attraverso alcune videocamere di sorveglianza che ne hanno ripreso la fuga. E’ una berlina nera, notata anche da diversi testimoni.

«Non ho mai deciso di fare questo lavoro. Lui ha scelto me e io rispetto la sua scelta», scriveva lo scorso ottobre Brancaccio sul suo profilo Instagram, dove spesso condivideva video e balletti divertenti realizzati proprio all’interno della cucina del ristorante insieme ai suoi colleghi. Sposato con due figli, “Chef Brancaccio”, come si faceva chiamare, lavorava all’Osteria di Agrippa, vicino al Pantheon e sono tanti gli amici e i parenti che da ieri chiedono giustizia sui social. “Avevamo ancora da fare un Tik Tok insieme – il ricordo della cugina Virginia – e invece per colpa di un uomo di m…. non potremmo farlo più. Sarai nel mio cuore per sempre”.

A meno meno di un’ora di distanza dalla morte dello chef, un altro uomo ha perso la vita in viale Palmiro Togliatti, a ridosso della rampa che conduce sulla via Tiburtina e sulla Tangenziale. Fabrizio Provinciali aveva solo 56 anni, lavorava come ncc, e come ricostruito dai vigili urbani si sarebbe schiantato da solo con la sua Mercedes finendo contro un muro. L’uomo, soccorso dai sanitari del 118, è stato portato in gravi condizioni all’ospedale Sandro Pertini, dove è morto poco dopo.

Poche ore prima invece aveva perso la vita sull’autostrada Roma Fiumicino, Panfilo Gasparri, 34 anni, originario di Sacrofano. Il giovane, che viaggiava in direzione aeroporto, ha perso il controllo della sua moto ed è finito contro il guard rail, all’altezza dell’uscita Magliana. Il comune di Sacrofano in segno di lutto ha annullato tutti gli eventi previsti nel fine settimana. L’ultima tragedia venerdì pomeriggio a Tor Tre Teste, dove un pedone di 74 anni è stato investito da un automobilista di 48 anni. L’uomo, che si trovava con la moglie, ha perso la vita sul posto. La donna è stata ricoverata all’ospedale San Giovanni. Con le quattro morti degli ultimi due giorni sale a 187 il numero delle vittime della strada tra Roma e provincia dall’inizio dell’anno.

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