Scurati, Lucia Annunziata: “Che giorno triste per la Rai, non merita tutto questo”

Pubblicità
Pubblicità

“E’ una roba brutta questa di Scurati, maltrattare uno scrittore. E fatemi dire che è un altro giorno triste per la Rai che non merita tutto questo”. Lucia Annunziata, giornalista che si è dimessa un anno fa dalla televisione di Stato ed è candidata in pectore del Pd alle Europee al Sud, interviene così a “Repubblica delle Idee” sul caso del testo di Scurati per il 25 aprile censurato in Rai.

“In Rai – aggiunge Annunziata – abbiamo sempre pensato che in azienda succede sempre prima quello che poi succederà nel governo del paese. C’è qualcosa di rilevatore…”. Per Ezio Mauro, ex direttore de “La Repubblica” e fondatore di “Repubblica delle Idee”, “c’è un eccesso di zelo in Rai di funzionari che cercano di fare favori ai loro dante causa politici. Ho l’impressione che invece di fare i conti con l’eredità fascista, questa destra ha in mente l’opposto: il premierato vuole cancellare l’antifascismo che è la fonte di legittimazione della prima Repubblica. Con uno scossone costituzionale Meloni crea così la seconda Repubblica”.

Scurati censurato, il suo primo intervento domani a Repubblica delle Idee

Nel panel – intitolato “Il futuro del Paese e dell’Europa”, moderato da Serenella MatteraMassimo Giannini, editorialista di Repubblica non ha dubbi: “Ci sono i fascisti a viale Mazzini. La nostra premier non è in grado di definirsi compiutamente antifascista. E non è per non darla vinta alla parte avversa: ma il punto è che un pezzo del suo elettorato viene da lì, il cuore nero esiste”.

Andrea Malaguti, direttore della Stampa, spiega qual è “il pericolo di questa destra”: “la sovrapposizione totale tra quello che pensa il partito e quello che deve essere lo Stato”.

Mauro racconta la nascita del fascismo e dalla platea parte un applauso per Scurati

E Malaguti svela un retroscena: “Poco dopo la vittoria elettorale, andai a intervistare Meloni. Era stesa su un divano e mi disse: “Nella mia vita non sono stata mai felice e questo è un Paese che non si vuole fare salvare”. Voleva generare empatia. E io credo non si debba sottovalutare questa capacità di comunicare”.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *