Ucraina, possibile svolta sul terreno. Le truppe di Kiev attraversano il fiume a Kherson

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Gli ucraini hanno attraversato il fiume Dnipro a Kherson. Un gruppo di un centinaio di incursori e uomini delle unità di assalto è riuscito a mettere piede sulla riva sinistra e a tenercelo, nascondendosi nei palazzi a ridosso del ponte Antonovsky, nella zona occupata dai russi. Sono coperti dal fuoco dell’artiglieria e dai sistemi elettronici di oscuramento che impediscono ai droni di volare e inviare agli obici le coordinate per colpirli con precisione. A giudicare dai video che circolano sulle chat dei blogger militari, stanno mettendo parecchio in difficoltà le forze armate di Putin.

Ci sono cadaveri a terra, combattimenti in corso e operazioni frenetiche di recupero dei feriti. Il gruppo dei militari ucraini viene rifornito di munizioni e materiale tecnico dai motoscafi che a tutta velocità attraversano il Dnipro, largo in quel tratto circa 900 metri. E che la situazione per i russi non sia semplice lo dimostra il fatto che da almeno 24 ore gli ufficiali stanno chiedendo al comando di bombardare a tappeto entrambe le sponde.

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Una testa di ponte, al momento di questo si tratta. Può però diventare un punto di sfondamento della controffensiva a sud nella regione di Kherson. Non è la prima volta che gli ucraini riescono ad affacciarsi sulla riva sinistra (la chiamano sinistra perché considerano il corso dell’acqua, se si guarda la mappa è la riva destra del Dnipro), tuttavia finora si era trattato di sporadiche incursioni prive di seguito. Ciò che sta accadendo in queste ore, nel silenzio totale del governo di Kiev che mantiene il riserbo sulle operazioni più delicate della controffensiva, sembra qualcosa di più e di diverso.

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Un filmato girato due giorni fa mostra un blindato russo (un Btr-82 A) lanciato verso l’Antonovsky che spara decine di colpi verso un blocco di case vicino ai piloni del ponte, si ferma a circa duecento metri dal fiume, compie una frettolosa inversione a u e raggiunge un gruppo di soldati che trasportano un ferito in barella per procedere all’esfiltrazione. “Il nemico ha preso una porzione di terra lunga circa 150 metri da almeno quattro giorni”, ammettono i russi nei canali Telegram. “Le nostre unità si sono dovute ritirare dall’area, due gruppi sono stati costretti ad evacuare. Gli ucraini stanno aumentando di numero”.
 

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