Mbappé: ‘La Francia è il mio paese, è qui che voglio vivere’ Mbappé:

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“La Francia è il paese in cui voglio vivere, è il mio paese. Il club vuole anche cambiare molte cose sul piano sportivo. La mia storia qui non è finita”: lo ha detto Kylian Mbappé nella conferenza stampa di oggi a Parigi al fianco del presidente Nasser al-Khelaifi dopo la decisione di firmare per il PSG e rifiutare le offerte del Real Madrid. “Il PSG non ha bisogno di convincere, dovrebbe essere un onore giocare a Parigi”, ha aggiunto Mbappé. Quanto al ruolo svolto dagli altri due campioni che giocano nell’attacco del PSG, Mbappé ha detto che “Neymar e Messi hanno sempre detto che sarebbe stata una decisione mia”. “Penso – ha proseguito l’attaccante dei Bleus – di aver preso una decisione personale. Mi concentro su questo nuovo progetto, quello che succederà in futuro non lo so. Volevo fare una sorpresa ai tifosi ma poi ho voluto chiamare Florentino Perez per annunciarglielo, ci tenevo ad essere rispettoso con lui”. 

AL-KHELAIFI: ‘DA LUI NESSUNA RICHIESTA PARTICOLARE'”Lui non ha mai fatto richieste particolari. Abbiamo semplicemente trattenuto il miglior giocatore del mondo nel nostro campionato. Abbiamo costruito qualcosa di molto forte con Kylian Mbappé e la sua famiglia”: lo ha detto Nasser al-Khelaifi, presidente del Paris Saint-Germain, rispondendo in conferenza stampa accanto al giocatore ad una domanda su quali concessioni siano state fatte a Mbappé per trattenerlo.    Quanto alle dichiarazioni del patron della Liga spagnola, Javier Tebas, sul livello del campionato francese in cui resterà Mbappé, al-Khelaifi ha risposto: “penso che lui abbia paura che la Ligue 1 diventi migliore della Liga. La non è più quello che era 3 anni fa. Rispettare le persone è importante. Noi restiamo concentrati sul campionato e sul nostro miglior giocatore del mondo”.   

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