Borsa: Europa chiude contrastata, rublo ai minimi da 15 mesi

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Il rublo resta debole sul dollaro, dove è tornato ai valori del primo aprile 2022 ma al di sotto il tonfo fatto nei giorni precedenti quando la Russia aveva invaso l’ Ucraina, e sull’euro. La moneta unica è in rialzo dell’1,97% a 92,9 rubli mentre il dollaro guadagna l’1,08% a 84,5. Ci vogliono cioè 84,5 rubli per un dollaro mentre stamattina in avvio il cambio con la moneta verde ha superato soglia 85 (+3%) in scia alle tensioni legate al fallito colpo di Stato della brigata Wagner. In calo anche la Borsa di Mosca: l’indice Moex cede l’1,1 per cento.

Seduta contrastata sui listini europei in linea con l’incertezza di Wall Street. Parigi ha guadagnato lo 0,29%, Francoforte e Londra hanno lasciato sul terreno lo 0,11%. Mosca, reduce dal caos creato dal blitz, poi ritirato, dei mercenari di Wagner, ha perso con l’indice Moex l’1,36% a 2.757 punti.  Piazza Affari chiude in leggero rialzo (+0,12%) dopo gli iniziali timori legati alla situazione in Russia alla luce dell’avanzata interrotta dei mercenari del gruppo Wagner. A soffrire, come gli altri titoli europei della difesa, è soprattutto Leonardo (-4,68%) sulle scommesse che l’indebolimento di Putin possa velocizzare la fine del conflitto in Ucraina togliendo ricavi e utili all’industria delle armi. Pesante anche Tim (-3,49%) mentre la soluzione per la rete ancora lontana. Brilla invece Stm (+2,17%) seguita da Tenaris (+1,17%) ed Eni (+1,11%) in una buona giornata per i petroliferi grazie al greggio.

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