Ancora grave la bambina di due anni azzannata dal pastore tedesco della nonna. Il vicino: “C’era sangue ovunque”

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Negli occhi ha ancora quella scena. Il cane pastore che attacca nonna e nipotina. Ma sul momento ha agito d’istinto. Adrenalina pura. Così il vicino di casa è con tutta probabilità riuscita a salvare due vite: ha scavalcato il cancello dei vicini, nel consorzio Monte Pendola adagiato sulle colline che circondano il lago di Bracciano, ed è riuscito a staccare il morso del cane dalle sue prede.

“Quando ho sentito le urla, sono corso subito nella villa. Stava massacrando la nonna”, racconta Massimo al Corriere della Sera. “Ho scavalcato il cancello che separa le nostre case ma lei e la piccolina erano già ferite, c’era sangue ovunque”.

Per Enrico Maggini, l’amministratore del consorzio: “Quell’uomo è stato un eroe, chissà come sarebbe andata a finire se non fosse intervenuto. Perché qui è stato l’inferno. Conosco quei cani certo, come conosco Claudio e Isabella che abitano qui da 15 anni. Avevano già due pastori tedeschi, ma la femmina è morta poco tempo fa e ne hanno presa un’altra. È stato proprio questo esemplare a mordere”.

Ora il cane è stato preso in consegna dalla Asl e trasferito al centro cinofilo di Bracciano, dove ci sono anche i tre rottweiler che hanno ucciso Paolo Pasqualini.

Intanto dal Gemelli arriva un nuovo bollettino sulle condizioni delle due ferite. La nonna è in condizioni stazionarie dopo un intervento di oltre 5 ore per curare le lesioni alla testa, al viso e agli arti. Mentre la situazione per la piccola è più grave: è ricoverata e sedata nel reparto di terapia intensiva pediatrica e la prognosi, fanno sapere dall’ospedale, “resta assolutamente riservata”.

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