Bergamo, presa la banda “delle chiavi”: le rubavano dalle auto parcheggiate davanti al ristorante, svaligiavano le case e le rimettevano nel cruscotto

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Puntavano le auto lasciate nei parcheggi dei ristoranti: scassinavano le serrature e una volta nell’auto – mentre un palo controllava che i proprietari fossero seduti a tavola e teneva informati i complici in contatto con le ricetrasmittenti – controllavano il vano portaoggetti. Dove, più volte, trovavano una copia delle chiavi di casa: dal libretto di circolazione era semplice risalire all’indirizzo del proprietario e così, mentre le ignare vittime erano a cena, avevano il tempo di andare all’indirizzo indicato, entrare in casa con le chiavi, svaligiarle e riportare le chiavi nel cruscotto prima che i proprietari tornassero a prendere l’auto.

Una banda ben organizzata, con precisa divisione dei compiti e accorgimenti particolari quella sgominata dai carabinieri di Bergamo (in collaborazione con i colleghi di Brescia e Torino): tre gli arrestati – italiani tra i 25 e i 35 anni , tutti con precedenti – e 10 i furti messi a segno tra Bergamo e provincia (Bergamo, Bolgare, Brusaporto, Cavernago, Zandobbio, Costa di Mezzate, Fontanella e Nembro) di cui sono accusati: 5 in abitazioni e 5 nelle auto fuori dai ristoranti.

Non è stato facile ricostruire i loro spostamenti, anche per i trucchi usati per non far riconoscere le auto su cui si muovevano: vetture di grossa cilindrata, alle quali venivano applicate targhe clonate e, di volta in volta, sulla carrozzeria una pellicola di colore diverso, rendendo più complesse le indagini dei militari.

Lo scorso giugno due dei tre erano stati arrestati in flagranza di reato subito dopo un furto in abitazione Bolgare, inseguiti e raggiunti dai carabinieri all’interno di un centro commerciale ad Orio al Serio. Ed era stato allora, trovando nell’auto apparati radio portatili, arnesi da scasso e targhe clonate, che avevano capito di trovarsi davanti agli autori di furti in serie.

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