Bonus mamme lavoratrici, i requisiti e cosa fare per ottenerlo

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MILANO – Si sblocca il bonus mamme previsto dalla Legge di Bilancio. Si tratta dell’esonero contributivo fino a 3000 euro destinato alle madri lavoratrici con almeno due figli, in vigore in via sperimentale per tutto il 2024. In altre parole, un beneficio massimo, ogni mese, di 250 euro qualora la quota di contributi versata raggiunga superi questa soglia.

I requisiti

Per ottenerlo occorre come detto avere almeno due figli a carico (entro i dieci anni), per il solo 2024. L’agevolazione riguarda tutte le dipendenti del settore pubblico e privato (anche agricolo, in somministrazione e in apprendistato) con contratto a tempo indeterminato. Sono escluse invece le lavoratrici domestiche. Le madri, in possesso dei requisiti a gennaio 2024, hanno diritto all’esonero dallo stesso mese di gennaio. Se la nascita del secondo figlio interviene in corso d’anno, il bonus sarà riconosciuto dal mese di nascita fino al compimento del decimo anno del bambino. Non sono previsti limiti legati all’Isee. Per le madri di almeno tre figli la misura sarà invece in vigore anche nel 2025 e nel 2026 e si concluderà con il compimento del diciottesimo anno dell’ultimo figlio.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Bonus nuovi, dimezzati o in messi in soffitta: il 2024 delle agevolazioni]]

Cosa fare per ottenerlo

Non essendo tecnicamente un bonus ma una decontribuzione, cioè un aumento della cifra netta percepita in busta paga, non è necessario presentare una vera e propria richiesta. Per ottenerlo è sufficiente comunicare al datore di lavoro la volontà di avvalersi dell’esonero,trasmettendo il numero dei figli e i codici fiscali. Con la comunicazione dei dati dal datore di lavoro all’Inps e i successivi controlli scatterà l’erogazione del bonus. In alternativa – ha spiega in una nota l’Inps – la lavoratrice può anche comunicare direttamente all’Istituto le informazioni relative ai codici fiscali dei figli.

Il bonus di gennaio

La circolare emanata nei giorni scorsi ha reso operativa la decontribuzione già da gennaio, malgrado ormai gli stipendi fossero in gran parte già stati pagati. I beneficiari incasseranno quindi quanto dovuto con le mensilità successive.

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