Covid, solo sospese le multe a chi non si è vaccinato. Il governo non ha 170 milioni per abrogare la legge

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Ci sono ancora 1,6 milioni di italiani che dovrebbero pagare la multa da 100 euro perché a suo tempo non si sono vaccinati contro il coronavirus. Con il Covid che non è più responsabile di una pandemia, con la malattia che circola pochissimo ed è meno virulenta di un tempo, una maggioranza, almeno in alcuni suoi componenti, non proprio amica dei vaccini non riesce ad eliminare le sanzioni. Il colpo di spugna definitivo non arriva, ancora una volta, nel decreto milleproroghe, entrerà un emendamento che prolunga la sospensione delle multe fino al dicembre di quest’anno. Lo firma il deputato della Lega Alberto Bagnai, uno dei più convinti nemici del vaccino. Non si riesce ad abrogare la legge perché quando è stata introdotta, i soldi potenzialmente ricavati dalle sanzioni sono stati inseriti nel conto delle entrate dal Mef. Per cancellare la norma andrebbero trovate le coperture alternative, per circa 170 milioni di euro. Quindi, nell’impossibilità di fermare la macchina, si va avanti con le proroghe.

In 700 mila hanno ricevuto la cartella

Sono circa 700 mila le persone che hanno ricevuto la cartella con la richiesta del denaro. Poi sono arrivate la prima sospensione,.nel dicembre del 2022, e la seconda, a gennaio dell’anno scorso. Poi un altro milione di cittadini non in regola non hanno ricevuto la notifica, proprio perché nel frattempo è arrivato il primo stop alla riscossione. Tutto è stato bloccato ma non si è arrestata l’attività amministrativa legata alle sanzioni. Al ministero alla Salute ci sono persone che lavorano quasi quotidianamente alle multe.

I ricorsi e i mancati appelli

Al momento al ministero hanno a che fare con circa 1.400 ricorsi. Li hanno presentati cittadini che dopo aver ricevuto il primo avviso, nel quale si invitavano le persone che non risultavano vaccinate a presentare eventuali documenti che provassero il contrario, si sono rivolte ai giudici di pace. In alcuni casi le sanzioni sono state abrogate. Quando è successo, l’amministrazione pubblica non ha fatto appello perché i costi sarebbero troppo alti, rispetto al valore della sanzione.

Il nodo di chi ha già pagato

Ma mentre la stragrande maggioranza di coloro che non si sono vaccinati non pagano perché è arrivata la sospensione, c’è comunque qualcuno che ha suo tempo ha versato i 100 euro. Si tratta di alcune migliaia di persone. Tra loro c’è chi telefona alla Asl o al ministero per chiedere la restituzione del denaro. Un altro nodo da sciogliere mentre si ragiona per capire come uscire dal circolo vizioso delle proroghe.

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