Concorso per insegnanti di sostegno, il record della Sicilia: oltre 13 mila candidati per 147 posti

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Al via il primo concorso Pnrr che, per sostegno, in Sicilia sarà off limits: moltissimi aspiranti a una cattedra per un numero irrisorio di posti. Ma anche per i posti comuni i numeri sono da record. Il gran numero di specializzazioni che le università siciliane mettono ogni anno in palio per il sostegno – il Tfa, tirocinio formativo attivo, a numero chiuso, ma dai costi elevatissimi – consente a coloro che riescono a ottenerla, o possono permettersi di pagarla, di lavorare agevolmente da precario. Ma non di stabilizzarsi nell’Isola. A meno che non decidano di trasferirsi al nord, dove i posti messi a disposizione dal ministero per questa selezione superano abbondantemente i candidati che hanno presentato domanda. Anche perché i pochi posti lasciati liberi da chi va in pensione vengono prontamente occupati dai colleghi siciliani di ritorno dalle regioni settentrionali. La selezione inizierà l’11 marzo per la scuola dell’infanzia e primaria e il 13 marzo per la media e il superiore.

I numeri del concorso Pnrr – sostegno

Scorrendo i dati pubblicati dalla Cisl scuola nazionale per tutte le regioni italiane, si scopre che per 147 posti messi in palio dal ministero dell’Istruzione in Sicilia i candidati che hanno presentato domanda saranno oltre 13 mila e 500: quasi 100 per ogni posto. La Sicilia, in termini di candidature detiene il record. Perché si tratta della regione italiana dove la concorrenza è più agguerrita in assoluto. Il rapporto domande presentate / posti, che in Sicilia vale 92, in Campania e in Calabria è più favorevole: 64 all’ombra del Vesuvio e 84 nell’altra sponda dello Stretto. Numeri che appaiono eclatanti se si pensa che in diverse regioni del nord i posti eccedono il numero dei candidati. Avviene in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Liguria, Lombardia e Veneto. In Liguria, a titolo di esempio, i posti a disposizione di chi vuole inserirsi in una classe con uno o più disabili sono quattro volte superiori alle candidature: 164 contro 682 posti. In Lombardia i posti sono il triplo degli aspiranti docenti di sostegno. E se si passano in rassegna i soli numeri del primo ciclo e della scuola dell’infanzia la differenza tra la Sicilia, dove ogni cattedra verrà contesa da 68 aspiranti, e le regioni del nord si fa addirittura imbarazzante. Perché ancora una volta in Liguria per 640 posti si presenteranno in 40. Mentre in Piemonte le cattedre disponibili (in numero di 2.322) decuplicano i 235 che hanno presentato domanda.

I motivi del divario Nord – Sud

A spiegare i motivi di questa sperequazione tra aspiranti docenti e posti per la stabilizzazione è Francesca Bellia, a capo della Cisl scuola regionale. “Le incongruenze nascono dal fatto che si assiste all’attivazione di corsi universitari in aree già sature di personale specializzato”. In Sicilia si sta attivando il IX ciclo di Tfa, con numeri che saranno certamente importanti. “Mentre – continua Bellia – l’offerta è limitatissima proprio laddove si registra il più alto fabbisogno di personale: nelle regioni settentrionali. In quelle realtà i percorsi di specializzazione universitari vedono un numero limitato di posti messi a bando”. Nel 2023, per l’VIII ciclo nell’Isola vennero messi a bando 5 mila posti. Soltanto 500 in Piemonte e 1.170 in Lombardia.

I posti in deroga

In Sicilia, si lavora bene. Ma solo da precari. Nell’Isola, ogni anno i posti in deroga all’organico di diritto indicano numeri altissimi, quasi 14 mila. Si tratta di posti affidati ai precari e che l’anno successivo potrebbero essere cancellati. Ma per i numeri in continuo aumento degli alunni disabili questi posti aumentano anno dopo anno. “Sarebbe importante trasformare gradualmente – conclude Bellia – come rivendichiamo da anni, i posti in organico di fatto in organico di diritto”.

La selezione per i posti comuni

Anche per i cosiddetti posti comuni, la Sicilia fa registrare il record di aspiranti docenti. Per la scuola dell’infanzia sono 83 i candidati per ogni posto disponibile: 64 per 5.263 aspiranti maestre. Anche alla primaria numeri da primato: 64 concorrenti per ogni posto. Anche i prof della scuola media e della scuola superiore dovranno sgomitare parecchio per conquistare una delle poche cattedre messe in palio dal ministero dell’Istruzione e del merito in Sicilia. Saranno in 54 a contendersi una singola cattedra nella scuola secondaria di primo grado e 34 al secondo grado. Anche in questo caso, è record nazionale.

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