Dl elezioni, il governo pone la fiducia alla Camera. Comunali, Salvini: obiettivo candidati unitari a maggio

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Il governo pone nell’Aula della Camera la questione di fiducia sul decreto legge elezioni, vale a dire il decreto legge relativo al differimento delle consultazioni elettorali per l’anno 2021 a causa dell’emergenza Covid. Lo ha annunciato all’Assemblea di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. La fiducia è stata posta a fronte dell’ostruzionismo sul provvedimento da parte dei deputati di Fratelli d’Italia. Convocata la conferenza dei capigruppo per decidere sui tempi di esame del provvedimento. Il decreto, già approvato dal Senato, scade il 7 maggio.

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Il toto-nomi secondo Salvini

“Se potessi esprimere i miei desideri, vorrei Albertini a Milano, Bertolaso a Roma, Maresca a Napoli e Paolo Damilano a Torino. Sarebbero candidati vincenti”. I nomi sono quelli rilanciati da Matteo Salvini, leader della Lega, in una giornata caratterizzata dalla battaglia sul coprifuoco e dalla rottura tra Lega e Fdi – e dal via libera all’ordine del giorno di maggioranza sulla revisione a metà maggio del limite delle 22 – e dal voto alle Camere sul Recovery. “Per parlare del futuro di Torino, Napoli, Roma, Milano e Bologna – ha proseguito Salvini – abbiamo tempo. Mi sono dato l’obiettivo di avere candidati unitari e vincenti entro la metà di maggio. Da milanese penso che Albertini potrebbe tornare ad essere un grande sindaco” di Milano. “Spero che accetti”, ha aggiunto sottolineando che “attorno al tavolo del centrodestra troveremo l’accordo entro maggio”. E poi: con il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, “ci vedremo presto”, ha concluso.

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