Il necrologio di Carla Dall’Oglio, prima moglie di Berlusconi: “Un grande uomo e uno straordinario papà per i nostri figli”

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Sono stati sposati per vent’anni, dal 1965 al 1985, hanno avuto due figli, ai quali Silvio Berlusconi, negli anni, ha affidato i ruoli più importanti nelle sue aziende. Dal riserbo che ha tenuto come costante in tutti questi anni Carla Elvira Dall’Oglio, prima moglie del leader di Forza Italia morto ieri mattina, è uscita solo con poche, delicate parole: “Carissimo Silvio, sei stato un grande uomo e uno straordinario papà per i nostri figli. Ricorderò per sempre la bellezza degli anni trascorsi insieme. Un abbraccio infinito, Carla Elvira Dall’Oglio”. Un omaggio, il primo dei necrologi sulle pagine del Corriere della Sera e tra quelli su Il Giornale, in linea con il carattere della prima moglie di Berlusconi, che mai in tutti questi anni è entrata in una qualsiasi delle polemiche sulla vita dell’ex marito, mantenendo un filo robusto con lui attraverso Marina e Pier Silvio.

Tantissimi i ricordi sulle pagine dei giornali. Quelli ufficiali, necrologi a nome di aziende, società, studi legali, grandi stilisti. E tanti quelli di personaggi che negli anni, da dipendenti Mediaset e non solo, ricordano l’imprenditore. Gerry Scotti, Claudio Bisio, c’è Fatma Ruffini che piange “con dolore” la sua scomparsa, Gabriella Golia, annunciatrice storica dai tempi della Fininvest: “Lavorare per lei è stato un onore, una persona di grande valore umano e professionale”, e sembra davvero di tornare ai tempi d’oro di Canale 5 e di quegli annunci delle signorine buonasera versione Biscione. I comici, tanti quelli passati per le sue reti tv. Andrea Pucci: “presidente, grazie per i preziosi consigli e la profonda umanità che mi hai sempre dimostrato”.

Il capitolo amici storici. Fedele Confalonieri e poi Adriano Galliani, “affranto, senza parole, con immenso dolore piango l’amico, il maestro di tutto, la persona che mi ha cambiato la vita per oltre 43 anni. Riposa in pace caro presidente, con tanto tanto amore”. Una riga sola: “Caro Silvio, con te se ne va una parte di noi. Cesare e Silvana”, dove Cesare è Previti. Ed è un nome che torna dal passato, dagli anni rampanti e da quelli dei processi (come quello ribattezzato dalle cronache ‘il processo Ariosto’) quello di Vittorio Dotti: “Ciao Silvio, è stato un onore esserti a fianco nei migliori anni delle nostre vite. Con grande tristezza”. Una riga anche per Flavio Briatore: “Nessuno ti potrà mai dimenticare, buon viaggio”.

Alberto Zangrillo, il medico che per anni si è occupato costantemente della salute di Berlusconi, scrive poche parole emozionate come il saluto che ha lasciato su Twitter: “Presidente ho sempre voluto darle del lei, solo oggi mi permetto di dirti ciao Silvio”.

E poi c’è un necrologio che è quasi un genere letterario: il regista Luca Guadagnino e lo sceneggiatore Carlo Antonelli più volte, in occasione della morte di personaggi celebri, hanno fatto pubblicare necrologi delicati e quasi surreali. Come questo: “Parte prima. Abbiamo passeggiato tutto il pomeriggio per Milano 2, ripensandoti. Le villette color mattone, i ponticelli, la vecchia sede di molti uffici tuoi, il lago dei cigni che ogni tanto gettavano per te l’ultimo canto. Poi, ai margini, i bagliori dei ceri dietro le finestre di case regalate. e dappertutto, nelle strade vuote, l’eco delle tue risate. Quante risate…Troppe. Carlo Antonelli, Luca Guadagnino”.

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