Kanga o Kianga, l’Africa indaga sul calciatore nato 5 anni dopo la morte della madre

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Ha 33 anni ufficialmente, ma sarebbe nato nel 1985. È un nazionale del Gabon, ma sarebbe in realtà un cittadino della Repubblica Democratica del Congo, nato a Kinshasa. Si chiama Guelor Kanga Kaku, ma secondo ricostruzioni fondate il suo vero nome sarebbe Kiaku Kiaku Kianga. Ha perso presto la madre, ma secondo i documenti in suo possesso il dramma sarebbe avvenuto quasi cinque anni prima della sua nascita. Una serie di circostanze che hanno spinto la Confederazione africana ad aprire un’inchiesta e convocare il centrocampista della Stella Rossa alla vigilia della Coppa d’Africa, alla quale il Gabon comunque non parteciperà. Ma il caso, nell’aria da tempo, va finalmente risolto di fronte a un’identità su cui non ci sono più certezze. Se fosse confermata la versione sostenuta dal Congo, la trasformazione dei documenti sarebbe stata operata per aiutare l’inserimento del calciatore nei campionati europei. Con un passaporto fermo alla data di nascita del primo settembre 1990, che è stato registrato al momento del trasferimento in Russia, al Rostov, nella Repubblica Ceca, allo Sparta Praga, e nei due periodi serbi alla Stella Rossa.

La vera data di nascita di Kamga o Kianga

La ricostruzione dei fatti è suggestiva: Guelor Kamga, nato ufficialmente il 1° settembre 1990 a Oyem, sarebbe in realtà Kiaku Kiaku Kianga nato il 5 ottobre 1985 a Kinshasa. Questa data è compatibile con la morte della madre all’inizio del 1986, documentata da atti in possesso della Confédération Africaine de Football (CAF). Kamga o Kianga esordisce tra i professionisti con il Malebo, società congolese con sede a Kinshasa, prima di trasferirsi in Gabon. In questo passaggio avverrebbe il cambio d’identità e di nazionalità: di lì a poco il giocatore sbarca in Europa, dove giocherà tredici stagioni.

Il calciatore è stato convocato per una dichiarazione che spieghi nel dettaglio la questione. Già nel 2021 la federcalcio della Repubblica Democratica del Congo aveva denunciato le falsificazioni: nel frattempo il centrocampista ha giocato col Gabon 63 partite, comprese due delle qualificazioni per i prossimi Mondiali. Se le accuse verranno confermate, ad attenderlo potrebbe esserci una squalifica che a quell’età, vera o presunta, porterebbe verso la fine della carriera.

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