Mamme gay: il ministero fa appello contro le sentenze del tribunale Padova

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Il ministero dell’Interno mantiene la linea contraria rispetto ai bambini registrati all’anagrafe con due mamme e ha già impugnato con reclami le sentenze del tribunale di Padova, che aveva dato ragione alle coppie omogenitoriali. Il Viminale, tramite l’Avvocatura distrettuale del Veneto – riferisce il Mattino di Padova – ha infatti presentato alla Corte d’appello di Venezia gran parte dei ricorsi alle 37 sentenze dei giudici civili di Padova, i quali a febbraio avevano dichiarato l’inammissibilità dell’azione della procura.

La cancellazione del cognome

I magistrati, sulla base di una circolare del ministero, avevano infatti chiesto la cancellazione dai registri dell’anagrafe del cognome della madre non biologica (cosiddetta intenzionale) dei bimbi con due mamme. Una sconfitta ‘procedurale’ per la procura, dato che, secondo il tribunale, i ricorsi non potevano riferirsi alla semplice trascrizione anagrafica, ma avrebbero dovuto intervenire sullo status del figlio. E questo, pur inquadrando il pronunciamento in un quadro giuridico che “deve tutelare l’interesse prevalente del bambino” a vivere “in una relazione stabile”, anche in mancanza del legame biologico con i genitori.

L’Appello del ministero

Ora l’appello del ministro Matteo Piantedosi. Secondo l’Avvocatura distrettuale le sentenze del Tribunale sono state di “natura processuale” e non sono entrate nel merito della questione, ovvero il riconoscimento formale di bambini e bambini figli di coppie dello stesso sesso.

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