Molinari: “Per combattere le violenze sessuali servono più scuole e diritti digitali”

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“Sappiamo che in Italia ogni anno chiudono centinaia di scuole. Questa è una ferita molto grave perché porta un numero crescente di ragazzi a stare per strada. La percentuale delle scuole che mancano, soprattutto in una regione come la Campania o in una zona urbana come Napoli, è agghiacciante. C’è un problema di presenza dell’istruzione con le sue istituzioni fondamentali sul territorio: se le scuole non ci sono, i ragazzi stanno in strada o non ricevono eduzione a sufficienza e questo ha conseguenze a catena devastanti non solamente nell’educazione sessuale, ma anche nel rispetto del prossimo. E poi c’è il tema del digitale: noi abbiamo bisogno della codificazione dei diritti digitali. Come nella realtà fisica le nostre persone sono protette dalle istituzioni e dalle norme dello Stato di diritto, bisogna trasferire la protezione per i singoli nella realtà digitale. Questa è una responsabilità degli Stati e del legislatore. Il parlamento europeo e la commissione europea sono all’avanguardia nel mondo, molto più che gli Stati Uniti: bisogna avere il coraggio, come Paese, di prendere l’iniziativa su questo fronte. Abbiamo strumenti molto efficaci come la polizia postale, servono norme che impediscano l’uso del digitale per aggredire il prossimo”. Così Maurizio Molinari, intervenuto a SkyTg24.

Video Sky – SkyTg24

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