Morte Julia Ituma, il post di Sara Bonifacio: “È colpa di tutti, in questo mondo la fragilità è una vergogna”

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“Penso sia un po’ colpa di tutti. Viviamo in un mondo dove essere fragili è una vergogna, un mondo che ti spinge a rialzarti prima di cadere…vorrei che tutti si facessero un esame di coscienza”. Sara Bonifacio, centrale di 26 anni della squadra di Novara, ha dedicato un lungo post su Instagram alla sua amica Titu, soprannome di Julia Ituma, che si è suicidata qualche giorno fa durante la trasferta in Turchia. Una morte inspiegabile, su cui la compagna chiede a tutti di riflettere. Perché ci riguarda, perché riguarda il nostro modo di vivere e di affrontare le durezze e i lati oscuri dell’esistenza.

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Julia Ituma, il post di Sara Bonifacio

Ecco il testo integrale: “Ciao titu, Mi ritrovo a riflettere per provare a trovare un perché a ciò che è accaduto ma purtroppo so che le mie domande non otterranno risposta. Il dolore che provo mi svuota ma allo stesso tempo mi pare poco se paragonato a ciò che ti affliggeva dentro. Sento mille voci intorno a me dire: “Non è colpa di nessuno”, ma non credo sia cosi…penso sia un po’ colpa di tutto e di tutti…Viviamo in un mondo fatto di persone che si convincono a dover essere forti, un mondo dove le debolezze non sono accettate, MAI, ed essere fragili è quasi una vergogna. Un mondo che ti spinge a rialzarti ancor prima di cadere, in cui chiunque ti invita a chiedere aiuto, ma poi nessuno ha realmente orecchie per ascoltare…A chi lo stiamo dimostrando? Chi decide chi è forte e chi no? Perché è così importante? Non lo è. Non è importante. TU eri e sei importante, mi dispiace immensamente non avertelo ricordato. C’è bisogno di tempo per accettare ciò che è successo, quel tempo così prezioso di cui tu mi hai ricordato il valore. E voglio sedermi a riflettere su di te, su di me, su cosa valga realmente e vorrei che lo facessero tutti, un esame di coscienza reale per capire se come agiamo nei confronti degli altri ogni giorno sia degno della vita che ci è stata data. Spero solo che tu ora sia libera di trovare la pace e spero che noi tutti impareremo a fare piu attenzione alle persone che incontriamo sul nostro cammino. Mi mancherai Tituz e mi devi una serata”.

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