Jean-Luc Godard, regista francese e padre della Nouvelle Vague, è morto all’età di 91 anni. Ne dà notizia il quotidiano francese Libération che lo definisce “Un regista totale con mille vite e un’opera tanto prolifica”.
‘Fino all’ultimo respiro’, il capolavoro di Godard con Belmondo e Seberg è restaurato
Nato a Parigi il 3 dicembre 1930, è stato tra i più significativi autori cinematografici della seconda metà del Novecento. E esponente di rilievo della Nouvelle vague, dal suo primo lungometraggio, À bout de souffle (Fino all’ultimo respiro) del 1961 è stato un punto di riferimento per i giovani cineasti degli anni Sessanta, rappresentando un segno di demarcazione fra epoche e culture della storia del cinema.
Protagonista di grandi polemiche e furiosi litigi, di recente è stato raccontato nel biopic di Michel Hazanavicius Il mio Godard, con Louis Garrel nei panni del regista. Per oltre sessant’anni anni Godard è stato un uomo e un artista “contro”, rampollo di una ricca famiglia borghese negli anni 60 si è schierato contro il capitalismo e la cultura di massa ma soprattutto contro il cinema dei padri che attaccò prima come critico, poi come cineasta e agitatore politico.
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