Oggi è il giorno della Candelora: la festa religiosa tra proverbi, dolci e previsioni meteo

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Il 2 febbraio è tradizionalmente il giorno della Candelora, festa religiosa molto sentita specialmente in alcune regioni, a partire dalla Sardegna e la Sicilia. Si tratta della festa della Presentazione di Gesù al Tempio e cade esattamente a 40 giorni di distanza dal Natale. Oltre che come Presentazione del Signore, è nota anche come la Purificazione di Maria. Ma è conosciuta anche perché, nella tradizione popolare, la Candelora è la ricorrenza che prevede la benedizione di ceri e candele nelle chiese.

Nella celebrazione liturgica si benedicono proprio le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi.

La presentazione di Gesù al Tempio

Celebrata già dall’imperatore Giustiniano, fu adottata a Roma fin dal Settimo secolo, con una processione penitenziale istituita da papa Sergio I (687-701). Nel calendario tridentino la festa venne chiamata “Purificazione della Beata Vergine Maria”. La riforma introdotta dal Concilio Vaticano II ha voluto manifestare più chiaramente la centralità della figura di Cristo.

La festa viene osservata anche dalla Chiesa ortodossa e da diverse chiese protestanti. In molte zone e in diverse confessioni è tradizione comune che i fedeli portino le proprie candele alla chiesa locale per la benedizione.

Anticamente la festa veniva celebrata il 14 febbraio (40 giorni dopo l’Epifania). Durante il suo episcopato, papa Gelasio I (492-496) ottenne dal Senato l’abolizione dei pagani Lupercali che furono sostituiti, appunto, dalle celebrazioni cristiane della Candelora. Nel VI secolo, come detto, la ricorrenza fu anticipata da Giustiniano al 2 febbraio, data in cui si festeggia ancora oggi.

La Candelora a Catania

Ma la Candelora è spesso associata anche a proverbi e, persino, alle previsioni meteo. Numerosi, infatti, sono i proverbi dialettali che pronosticano il tempo atmosferico a venire in base a quello che si manifesta proprio il 2 febbraio: se in Calabria, dopo questa festa, si pronosticano altri 40 giorni prima dell’esplosione della bella stagione,  Trieste si dice che se la Candelora “viene con sole e bora siamo fuori dell’inverno, se viene con pioggia e vento, siamo ancora dentro l’inverno”.

A Bologna gli anziani ne sono certi: “Il giorno della Candelora, che nevichi o piova, dall’inverno siamo fuori, ma se c’è il sole ne avremo ancora per un mese almeno”. A Catania, poi, la Candelora è assorbita dalla festa di Sant’Agata e costituisce anzi uno dei rituali più importanti ai quali partecipano migliaia e migliaia di fedeli.

Il giorno delle crêpes: quei “dischi d’oro” che festeggiano la luce

Molto sentita, infine, è la Candelora anche all’estero. In Lussemburgo, per esempio, è la festa più attesa dai bambini che lanciano in cielo le tradizionali lanterne costruite in classe, in Messico si celebra il Bambino Gesù, in Francia e Belgio è è conosciuta soprattutto per essere il giorno delle crepes che vengono preparate in tutti i modi. Perchè si sa, quando è festa un buon motivo per mangiare c’è sempre.

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