Palagonia, l’assessore Antonino Ardizzone arrestato per concorso in omicidio

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Antonino Ardizzone, dal luglio 2020 assessore con deleghe allo sport e al turismo del Comune di Palagonia, è stato arrestato per concorso nell’omicidio di Francesco Calcagno, avvenuto il 23 agosto del 2017 nel paese della Piana di Catania. Sono stati i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale del capoluogo etneo, assieme ai colleghi della compagnia di Palagonia, ad eseguire l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura distrettuale etnea. Il delitto sarebbe stato commesso anche al fine di agevolare un gruppo mafioso collegato alla “Stidda” e avrebbe connessioni con l’assassinio del consigliere comunale palagonese Marco Leonardo avvenuto sempre a Palagonia il 5 agosto del 2016.

In particolare Ardizzone è accusato di avere fatto da tramite fra il mandante e alcuni esponenti di rilievo del gruppo mafioso della Stidda per trovare un killer per uccidere Calcagno e vendicare così la morte di Marco Leonardo assassinato appunto da Calcagno.

L’intercessione di Ardizzone è letta dagli inquirenti anche come strumento per affermare la presenza sul territorio di Palagonia di un gruppo mafioso vicino alla “Stidda”, tradizionalmente operante nell’Agrigentino e di cui l’indagato farebbe parte.

Per l’uccisione di Calcagno, assassinato con cinque colpi di pistola in un fondo agricolo, i carabinieri il 7 settembre del 2017 arrestarono l’autore materiale del delitto, Luigi Cassaro, 54 anni. Per la sua identificazione fu autorizzata la diffusione di un video in cui si vedeva l’uomo armato di pistola inseguire la vittima e poi fuggire.Cassaro è stato condannato con sentenza definitiva a trent’anni.

Calcagno, nell’ottobre del 2016 uccise a colpi di pistola in un bar Marco Leonardo, un consigliere comunale eletto in una lista civica, anche lui armato. Dopo si costituì ai carabinieri confessando l’omicidio, sostenendo di avere agito per legittima difesa e parlando di un credito che vantava dalla vittima. Anche in quel caso la dinamica del delitto fu ricostruita grazie a un video.

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