Palermo, il forum sulla pace lo organizza l’esercito: rivolta delle associazioni e si dissocia anche il vescovo

Pubblicità
Pubblicità

Una kermesse mondiale sulla pace che scatena le proteste di pacifisti, nonviolenti, associazioni antimilitariste e che vede dissociarsi persino l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice. Domani sono attesi a Palermo migliaia di giovani e delegazioni da tutto il mondo, per l’apertura della quarta edizione del forum internazionale “Peace, Security & Prosperity”: il più grande convegno mondiale sulla pace positiva, in programma in diversi luoghi della città sino a mercoledì e promosso dal Comando militare interforze su iniziativa dell’omonimo ente no profit che supporta cadetti e veterani delle Forze Armate del Canada. Fanfare, alzabandiera e dibattiti rivolti alle giovani generazioni sulle grandi tensioni mondiali contemporanee e sul ruolo delle minoranze nella costruzione della pace: una programmazione dettagliata che tuttavia fa storcere il naso alle associazioni che a livello nazionale si occupano proprio di pace. A dissociarsi, fra i primi, con un comunicato pubblico è il Movimento internazionale della Riconciliazione (Mir), che evidenzia la presenza nell’organizzazione del convegno di istituzioni di formazione specificatamente militare, dal Royal Military College alla United States Military Academy, comprese nel team figure come il colonnello Carlo Umberto Massimo, oggi in forza al comando militare dell’esercito in Sicilia dove ricopre l’incarico di capo sezione per la pubblica informazione e la promozione del reclutamento.

«Non si capisce come a discutere del trinomio “Pace, Sicurezza e Prosperità” siano stati chiamati non solo soggetti come l’Università di Palermo – che compare nelle locandine dell’evento con il vecchio logo in qualità di collaboratore a singoli eventi ndr – o l’Institute for Economics and Peace, ma coloro che esplicitamente formano a una cultura militarista che nulla ha a che vedere con la pace positiva su cui titola il convegno», dice Ermete Ferraro, presidente nazionale del Mir.

Tra gli appuntamenti annunciati nel programma del convegno, mercoledì, alle ore 10, si legge anche la celebrazione eucaristica interforze, prevista in Cattedrale come ogni anno in prossimità della Pasqua. Peccato che la segreteria dell’arcivescovo non abbia mai dato alcun consenso all’inserimento della messa all’interno del programma dell’organizzazione, ritenendo inappropriata l’associazione tra la celebrazione e la manifestazione stessa. L’arcivescovo ha spostato la data prevista per il Precetto pasquale, facendo sapere che sarà riprogrammata per tempo.

Il forum, contro cui si sono schierate le associazioni Punto Pace Pax Christi, associazione laici comboniani-La Zattera, Pro.Vi.De, Legambiente-Palermo Futura, Associazione 99% e la Consulta della Pace, vede partecipare oltre 40 nazioni da tutto il mondo e tra i partner si leggono le principali istituzioni cittadine.

Il forum ha una forte impronta didattica e si rivolge agli studenti, ai cadetti delle accademie militari e agli universitari. Proprio su questo polemizzano i pacifisti. «Siamo fermamente convinti che i giovani non vadano addestrati al loro uso, bensì educati alla risoluzione nonviolenta dei conflitti – dice Francesco Lo Cascio, della Consulta cittadina per la pace e i diritti umani –. Contestiamo dunque simili iniziative e continueremo a lavorare, anche a Palermo, per la promozione di un’autentica pace positiva».

«Il forum ha preso il concetto di pace positiva di Johan Galtung, il grande studioso nonviolento che ha fondato un centro di ricerche per la pace e lo ha trasformato in una parata militare – dice Andrea Cozzo, docente universitario e rappresentante del Movimento nonviolento –. Il programma mescola i concetti di pace in un regno di non trasparenza e lo fa in modo pericoloso rivolgendosi ai giovani, facendo passare tutto questo per costruzione della pace. Se i militari ci fanno lezioni sulla pace, chi ci farà lezioni sulla guerra? Auspico che il forum venga disertato e le istituzioni ritirino il loro logo».

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *