Paolo Bertolucci: “Azzurri degni della Davis. Sinner più veloce delle mie previsioni”

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MALAGA – Quarantasette anni fa alzò la Davis da giocatore. Venticinque anni fa, invece, visse più o meno le stesse emozioni di Volandri, capitan Paolo Bertolucci. A Milano, in panchina per l’ultima finale c’era lui. Senza lieto fine, però.

Paolo, quali emozioni nello spogliatoio dell’Italia?

“Ah, beh. Di tutto, immagino. Ma innanzitutto: bravi. Hanno meritato. Sono degni della Coppa. Complimenti”.

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Ora, usando il titolo del libro sulla vostra impresa del ’76, c’è un’altra squadra.

“Com’è giusto che sia”.

L’Italia ha il suo trascinatore.

“Io avevo pronosticato la maturazione di Sinner a 23 anni: l’ha anticipata alla fine dei 22. Bravo”.

Ma quella finale del ’98?

“Eh… intanto era su tre giorni, non come adesso. Quanta pressione: era la prima volta che ospitavamo noi la finale, le altre le avevamo sempre giocate in trasferta”.

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E come capitano?

“Cercavo di mantenere tranquilla la situazione: c’era la famosa battaglia del grano, con i giocatori capitanati da Gaudenzi contro Galgani, il presidente di allora agli sgoccioli che non dava i premi della federazione mondiale. Io ovviamente ero stipendiato dalla Federtennis, ero un po’ come Don Abbondio e mi sforzavo di massimizzare il risultato cercando di avere il rispetto dei giocatori”.

Un po’ come la Davis del ’76.

“Beh, altra situazione. Altri problemi. Un milione di problemi, per la verità, come ricordiamo bene. Politici, ambientali, interni. Inutile dilungarci di nuovo, giusto? Li abbiamo sviscerati in tutte le salse”.

Invece a Milano finì con il botto: si ruppe Gaudenzi…

“Accidenti. La nostra finale non durò nemmeno una partita, ma cinque set non conclusi: sul 6-6 Gaudenzi s’infortunò alla spalla e si ritirò. Già la Svezia era più forte…”.

Stavolta a Malaga non s’è infortunato nessuno.

“Berrettini era già fermo, Musetti ha avuto un dolorino e Sonego anche a mezzo servizio ha funzionato alla grande perché Sinner glielo ha consentito”.

A proposito: Sinner & Sonego in doppio come Panatta & Bertolucci?

“Un attimo, sono bravi ragazzi. È un momento di festa però non esageriamo, dai…”.

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