Sassuolo-Inter 1-2: Dzeko rilancia i nerazzurri anche i campionato

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REGGIO EMILIA – Ora chi lo rimette in panchina Onana? E con quale spirito si chiederà a Edin Dzeko di farsi da parte una volta che Lukaku tornerà in forma? Sono loro, il portiere e il centravanti, i simboli dell’importantissima vittoria dell’Inter a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Importantissima perché segue un’altra vittoria pesante, quella contro il Barcellona in Champions. Importantissima perché arrivata dopo che gli avversari avevano agguantato il pareggio, situazione in cui per tre volte in stagione i nerazzurri erano crollati. E anche perché oggi Milan e Juve dovranno togliersi punti a vicenda. Il numero 9 bosniaco ha segnato una doppietta a una squadra a cui in carriera ha fatto otto gol. Il numero 24 camerunense non ha invece fatto chissà cosa fra i pali, dopo la parata di piede in avvio, ma non ha sbagliato nulla. E tanto basta ai tifosi, che da settimane invocano la sua titolarità anche in campionato, non solo in coppa, a danno di Handanovic. Inzaghi si è deciso a schierarlo. A fine partita, insieme ai tre punti, si è preso anche i cori della curva, che non lo ha mollato mai, nemmeno nei momenti più difficili. Da segnalare anche che, prima della partita, Samir Handanovic ha fatto un discorso alla squadra. Ha riunito i compagni e li a incitati uno per uno, a partire proprio da Onana. Sicuramente la panchina non gli ha fatto piacere, ma ha reagito da capitano.

<<La cronaca della gara>>

La zampata di Dzeko prima della pausa

A partire forte è stato il Sassuolo, con un inserimento di Frattesi, che si è però visto respingere un gran destro da Onana, di piede. Sulla ribattuta è stato Barella, di faccia, a parare involontariamente una botta di Lauriente. Spenti i fuochi d’artificio, per un tempo intero si è trascinata una gara equilibrata e senza grandi slanci. Una di quelle partite che i telecronisti vorrebbero definire noiose – lo si sente dal tono di voce con cui le raccontano – ma in cui si trattengono dal farlo per non fare scappare gli spettatori. Dopo un quarto d’ora Lautaro (con l’Inter non segna dal 30 agosto) ha lisciato in spaccata un bel pallone messo in area da Dumfries. Un pallone altrettanto invitante, messo in area interista da Lauriente, lo hanno buttato via dall’altra parte prima Pinamonti e poi Ceide. E proprio quando i tifosi avevano ormai fatto il palato a un pari scialbo ma giusto, Dzeko ha fatto gol. Minuto 44’. Una di quelle reti prima della pausa che segano le gambe a chi le subisce. Calcio d’angolo, leggera deviazione di Dumfries, collo destro in torsione del bosniaco. Sassuolo 0, Inter 1, pausa.

Il raddoppio che scaccia i fantasmi

All’inizio della ripresa Inzaghi ha sostituito Asllani, nervoso e ammonito, com Mkhitaryan. Una scelta vincente, col senno di poi. Ma all’inizio del tempo è stato il Sassuolo a prendere in mano la partita, prima cercando il gol con Ferrari di testa e poi trovandolo con Frattesi, ben servito da Rogerio e dimenticato dalla coppia Bastoni – Dimarco, tanto bravi in costruzione quanto imprecisi in difesa. A differenza di quanto successo troppo spesso in stagione, dopo avere subito il gol del pareggio non si è disunita e ha anzi trovato la forza per scuotersi e tornare a condurre il gioco. Con Skriniar e Darmian in campo, al posto di D’Ambrosio e Dimarco, i nerazzurri hanno trovato fiato ed energia nuova. Così, su assist di Mkhitaryan, è arrivato il raddoppio di Dzeko, che in carriera al Sassuolo ha segnato otto volte. Dopo la rete del raddoppio l’Inter ha saputo amministrare: un’altra buona notizia per Inzaghi, incitato dalla curva interista, che non lo ha mai lasciato nemmeno nei momenti più difficili.

Sassuolo.Inter 1-2 (0-1)
Sassuolo (4-3-3):
Consigli; Toljan, Erlic (82′ Ayhan), Ferrari (90′ Tressoldi), Rogerio; Frattesi (82′ Alvarez), Maxime Lopez, Thorstvedt (71′ Harroui); Laurienté, Pinamonti, Konradsen. Allenatore: Alessio Dionisi.
Inter (3-5-2): Onana; D’Ambrosio (57′ Skriniar), Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella (84′ Gagliardini), Asllani (46′ Mkhitaryan), Calhanoglu, Dimarco (68′ Darmian); Dzeko, Lautaro. A disposizione: Handanovic, Botis, Gagliardini, De Vrij, Gosens, Bellanova, Darmian, Skriniar, Curatolo, Carboni, Stankovic. Allenatore: Simone Inzaghi.
Arbitro: Sozza
Reti: 44′ Dzeko, 60′ Frattesi, 75′ Dzeko Ammoniti: Asllani, Ferrari, D’Ambrosio, Tressoldi  Cartellino giallo per Inzaghi

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