Il tempo è finito. E il limite posto dalla nostra Costituzione repubblicana ampiamente superato. La violenza squadrista di Roma, la sua ostentata matrice neofascista, la premeditazione nella scelta degli obiettivi e il metodo impiegato nella loro devastazione e saccheggio, un file audio di 6 minuti condiviso nei gruppi WhatsApp per la “gestione dinamica della piazza” con suddivisione scientifica dei ruoli, un programma di aggressione alla ripresa del Paese che, in sequenza, di qui alle prossime settimane, in coincidenza con l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale nei luoghi di lavoro (15 ottobre), avrebbe dovuto incendiare le maggiori città italiane, non consentono più tartufismi o sottovalutazioni di convenienza.
Forza Nuova e, con lei, tutte le sigle del neofascismo…
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