Ciccio Graziani nell’inchiesta di Torino sugli appalti: “Mi hanno portato a inaugurare un torneo della ‘ndrangheta”

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C’è chi lo conosce per la Coppa del mondo del 1982, chi per il reality “Campioni” in tv. Ma c’è pure chi lo conosce e lo invita a inaugurare un campo della mafia. È successo a Ciccio Graziani, nome caro agli appassionati di calcio e finito, adesso, nelle carte dell’inchiesta di Torino sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta.

Ciccio Graziani: “Ho inaugurato un campo della ‘ndrangheta”

Tutta colpa di un amico, Antonio Esposito, a sua volta legato a Roberto Fantini, il manager in quota Pd dell’Osservatorio sulla legalità degli appalti arrestato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, perché avrebbe – secondo le accuse – favorito l’infiltrazione ‘ndranghetista nella gestione degli appalti autostradali. Graziani viene introdotto da Esposito a Fantini e si ritrova, suo malgrado, in una situazione decisamente imbarazzante. È lui stesso a raccontarla a La Verità: “Il nome di Gallo non mi è nuovo…”, ammette. Aggiungendo, poi: “Lui e Roberto organizzarono un torneo e mi chiesero la cortesia di andare a tirare il calcio d’inizio. Cosa che puntualmente feci”.

Graziani: “Potrei aver incontrato un boss”

Una cosa accaduta “una quindicina di anni fa, se non ricordo male in un paese di nome Volpiano”. Ossia il quartier generale della cosca oggetto dell’indagine. Graziani racconta come sarebbero andati i fatti: “Io lavoravo a Mediaset, era una domenica, ho preso la macchina, sono andato, ho fatto quello che dovevo fare e sono venuto via. Un favore di questo tipo a Roberto glielo facevo volentieri. Se non ricordo male ripartii anche subito”. Il rischio di incontrare qualche boss? Impossibile escluderlo: “Non posso escluderlo, nella vita non si può mai sapere, involontariamente possono capitare incontri di questo tipo”.

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