Festa della Liberazione a Torino tra polemiche e blitz: imbrattate sedi Pd e Radicali. Il segretario Mazzù: “Non ci fanno paura”

Pubblicità
Pubblicità

La festa della Liberazione a Torino, dopo due anni di pandemia, torna a essere una giornata ricca di iniziative, eventi e momenti di riflessione ma parte tra polemiche e blitz. Sono stati due diversi nella notte alle sedi dell’associazione Adelaide Aglietta e del Pd, su cui pesa l’ombra della guerra in Ucraina. Ieri, infatti, durante la fiaccolata che mancava da due anni, alcuni esponenti radicali tra cui Silvio Viale hanno sfilato con le bandiere della Nato, oltre che dell’Ucraina e dell’Europa. Un’azione che ha suscitato contestazioni, non solo verbali: questa notte ignoti hanno imbrattato con della vernice rossa l’ingresso dell’associazione Adelaide Aglietta.

25 Aprile a Torino, bruciate bandiere del Pd e della Nato. Bruno Segre a 103 anni sul palco: “In Ucraina i partigiani di oggi, Putin dittatore che finirà male”

«I pacifisti nostalgici del Patto di Varsavia hanno le mani insanguinate del popolo ucraino e non perdono occasione per confermarlo – commenta Silvio Viale -. Gli piaccia o non piaccia i nuovi partigiani sono gli Ucraini e i nuovi nazi-fasci sono i Russi. E in Italia noi difendiamo i valori di libertà anche per loro, quelli che fossilizzati nella storia ci odiano da quarant’anni». Sull’azione davanti alla sede sono in corso le indagini della Digos.

Altro blitz sempre nella notte alla sede del Partito democratico di via Oropa. Accanto alla porta di ingresso sono comparse delle scritte: “Servi della Nato” e “Servi della guerra”. Il Pd è stato già preso di mira ieri: una bandiera del partito ieri è stata data alle fiamme alla fine della fiaccolata in piazza Castello, insieme con una della Nato: iniziativa del Fronte della Gioventù Comunista. «Siamo contro l’escalation delle spese militari – ha spiegato ieri Simone Vial, esponente nazionale del Fgc – ronte – Vanno aumentati invece i fondi per la scuola, la salute e i servizi sociali».

“Gli attacchi al circolo del Pd di via Oropa e quello all’associazione radicale sono gesti vili, di persone che squalificano le loro idee scegliendo atti vandalici per affermarle. Nessuno si farà intimorire da simili gesti. Il confronto democratico andrà avanti con le nostre manifestazioni pubbliche in dissenso da una guerra e in difesa del popolo ucraino”, ha commentato il sindaco Lo Russo.

“I violenti se ne facciano una ragione, non ci fanno paura- afferma con forza Marcello Mazzù, Segretario della Federazione metropolitana del Pd di Torino- Gli episodi della bandiera del Pd bruciata di ieri e l’imbrattamento della sede del Pd di via Oropa, sono gesti violenti e vigliacchi. Ieri eravamo in tanti a sostenere la Libertà e la Pace, contro ogni forma di violenza. Saremo sempre a fianco  dell’Anpi, con orgoglio sempre antifascisti”.

Un 25 Aprile di eventi, cinema, musica, teatro: ecco cosa fare a Torino e in Piemonte

Intanto in parallelo prosegue il programma delle celebrazioni ufficiali. Questa mattina diversi gli eventi, tra questi l’omaggio ai cippi e alle lapidi dei caduti al cimitero monumentale e il corteo da via Sospello. Diverse anche le iniziative non ufficiali e su cui c’è attenzione per quanto riguarda l’ordine pubblico: i collettivi delle scuole per ribadire “fuori il fascismo dalle scuole” si sono organizzati con una biciclettata questa mattina e al pomeriggio parteciperanno al corteo antifascista organizzato dal Centro sociale Il Gabri in zona San Paolo. 

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *