Terremoto in mare di magnitudo 4,6 tra la Grecia e la Puglia: la scossa avvertita nel Salento, non ci sono feriti o danni

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Terremoto all’alba in mare davanti alla costa del Salento, tra Leuca e l’isola di Corfù, in Grecia. Una violenta scossa di magnitudo 4.6 della scala Richter con ipocentro a 64 chilometri di profondità ed epicentro a circa 50 chilometri dall’isola greca di Corfu, è stata avvertita alle 6.20 in Puglia, in particolare in gran parte della provincia di Lecce.

Decine e decine di telefonate di cittadini allarmati sono state inoltrate ai centralini dei vigili del fuoco di Ugento. Il terremoto è stato avvertito, soprattutto, ai piani alti delle abitazioni. Numerosi i messaggi postati sui social network.

La pagina SuperMeteo.it è stata presa d’assalto da tanti utenti che hanno raccontato la propria esperienza, al loro risveglio. La scossa è stata avvertita, seppur con intensità differente, in tutta la provincia. “Io l’ho sentita a casa mia (Muro Leccese) – si legge – primo piano, movimento sussultorio”. Ancora: “Io ho sentito muovere il letto, ho avuto paura che ci fosse qualcuno in casa”. “Io ho sentito vibrare gli oggetti che erano sul comodino…adesso capisco! (Soleto)”. E c’è chi credeva fosse un sogno: “Allora non ho sognato, ero ancora a letto e l’ho avvertita a Cavallino”.

Segnalazioni anche dai comuni di Gallipoli, Porto Cesareo, Maglie, Giurdignano, Aradeo, Supersano, Racale, Copertino ma anche dal capoluogo salentino dove scrive un utente “si sono avvertite due scosse in pochi istanti”. Alcuni hanno rispolverato il terremoto del 20 febbraio del 1743 che in Salento si rivelò simile ad uno tsunami: 150 persero la vita nel solo comune di Nardò e la violentissima scossa provocò anche la caduta di case e chiese da Lecce a Brindisi.

Paura, ricordi ma anche ironia: un cittadino scrive “di aver sentito la scossa al 37esimo piano di un palazzo a Giurdignano”. Fortunatamente, nonostante le molteplici segnalazioni, non si sono registrati danni a persone e cose. Il sisma, oltre che in Italia, è stato avvertito anche in Albania, Grecia, Serbia, Kosovo, Bulgaria e Bosnia-Erzegovina.

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