Borsa: Europa fiacca nel finale, effetto Powell, Milano +0,2%

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Borse europee fiacche nel finale con i listini Usa negativi dopo le parole del presidente della Fed Jerome Powell a Jackson Hole. La prospettiva di nuovi rialzi sui tassi in assenza di un “calo sostanziale dell’inflazione” ha frenato gli entusiasmi che si erano creati prima del vertice di fine estate della banca centrale Usa. Milano (Ftse Mib +0,22%) resiste in territorio positivo insieme a Parigi (+0,04%), cedono invece quasi lo 0,1% Francoforte, Londra e Madrid. Sullo sfondo la conferma del rallentamento della Germania, con il Pil trimestrale in calo dello 0,2% su base annua, e gli indici dell’Università del Michigan peggiori delle stime. In rialzo il greggio (Wti +1,11% a 79,93 dollari al barile) e il gas naturale (+9,7% a 35 euro al MWh), fiacco invece l’oro (-0,08% a 1.917,8 dollari l’oncia). Risale il dollaro a 0,927 euro e 0,795 sterline dopo un’inversione di rotta a seguito dell’intervento di Powell.
    Resistono i petroliferi Shell, Bp e TotalEnergies, che guadagnano tutti lo 0,3%, seguiti da Eni (+0,2%). Ampliano il calo i produttori di semiconduttori ams-Osram ( -2,5%) e Asml (-2,07%) e gira in negativo Stm (-0,42%) in Piazza Affari. Sul listino milanese prosegue invece la corsa di Iveco (+4,4%), seguita da Snam e Italgas (+1,17% entrambe), Unicredit (+0,86%), Stellantis (+0,8%) e A2a (+0,72%). Risale a 167 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in crescita di 6,6 punti al 4,23% e quello tedesco di 5,1 punti al 2,56%.
   

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